Un piatto “felice”… nasce da un cuoco felice!
Credo che chiunque di voi voglia tre cose finali:
- un cliente soddisfatto
- una brigata soddisfatta
- un incasso che ti soddisfi
Scopri come in questo articolo…
Che cos’è la felicità?
Winnie The Pooh risponderebbe: “Un barattolo di miele…”
Ognuno di noi ha un concetto di felicità che rispecchia le nostre caratteristiche personali, l’ambiente che ci circonda e il nostro vissuto. Il Dalai Lama parla di eliminare rancore, avidità ed egoismo per raggiungere uno stato di felicità…
Ci vuole un indiscusso coraggio, vero?
Lo stesso coraggio che usiamo nell’affrontare il cambiamento che si cela dietro ogni angolo del nostro percorso lavorativo, tra una pandemia, una Brigata di cucina infuriata o un cliente che vuole un servizio virus-free.
Per fortuna poi c’è Wikipedia, cosi meravigliosa nella sua essenza: “La felicità è lo stato d’animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri”. Ahhh e li dici: “Si! è così, positività e desideri!”, poi ad un tratto alzi lo sguardo e dici: MA COSA DICONO? QUESTI PARLANO DI CUCINA O DESIDERI?
E io ti rispondo unendo le due cose: “Quali sono i tuoi desideri nel tuo ristorante?”.
Partiamo dall’inizio.
Credo che chiunque di voi voglia tre cose finali: un cliente soddisfatto, una brigata soddisfatta e un incasso che ti soddisi.
Quindi parliamo di soddisfare un proprio bisogno umano!
Como possiamo soddisfare tutto questo? Partendo da un piatto felice!
Cibo e umore sono legati, uno influenza l’altro.
La brigata di cucina ha ruoli separati, ma interdipendenti: uno influenza l’altro.
Aiutiamo allora la Brigata a collaborare al meglio per poter avere un cuoco felice che prepari un piatto felice!
Come?
Continuate a seguirci nel nostro percorso Emotional Food…
Maggiori informazioni sul sito https://labrigatadigoa.com/